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Biblioteca
1400 volumi, una storia di parole, illustrazioni, caratteri,
testimoni muti di un tempo che scorre tra il 1500 e gli albori
del 1900, è questo il patrimonio librario della Biblioteca
privata Alfonso Giorgi censita, nel 1989,
nell’Annuario delle Biblioteche Italiane a cura del Ministero
per i Beni Culturali ed Ambientali con il numero di
registrazione FR 0077.
Nelle stanze dove dimorano i libri, tra arredi d’epoca e
carteggi impolverati, si scopre l’universo degli eruditi e degli
studiosi dei secoli passati, attraverso i testi di Diritto ed
Economia, Epigrafia Latina e Storia Ecclesiastica, Scienze
Naturali e Filosofia, e poi, Lettere Classiche, Letteratura, in
un’atmosfera di rarefatte emozioni.
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Panoramica
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Tra le meraviglie librarie possiamo scovare un Fondo che
tramanda l’Archivio privato delle famiglie Giorgi e Roffi
Isabelli in cui sono custoditi documenti relativi
all’amministrazione del vasto patrimonio familiare.
E’ da questo fondo, costituito da oltre 200 cartelle
numerate, che sono state attinte le informazioni relative alla
storia del Palazzo e dei suoi proprietari, tracciando una mappa
di atti notarili, di compravendite di edifici e giardini in
quello spazio delimitato da Via Consolare, da Via Ierone, da via
San Lorenzo e da Vicolo Raonio, in quell’angolo di Ferentino
dove è sorto e si è ampliato nel tempo Palazzo Giorgi-Roffi
Isabelli.
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Le vicende del Palazzo si intrecciano alla storia e ne
rimane traccia persistente nei volumi della Biblioteca che
trattano di fatti, personaggi, magistrature pontificie e costumi
locali tra il XVIII e il XX secolo.
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Angolo della
Consultazione
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L’eredità considerevole della Biblioteca del Palazzo ha
origine con quell’Alfonso Giorgi, erudito ottocentesco che ha
dedicato la propria vita allo studio e alla cultura, arricchendo
il patrimonio bibliotecario con manoscritti antichi, con
trascrizioni di storia locale, con schede e collazioni di
epigrafi latine, con appunti di archeologia e con il proprio
ricchissimo carteggio intercorso con i più autorevoli personaggi
e studiosi della propria epoca con i quali scambiava
riflessioni, spunti di ricerca e scoperte dalla valenza
internazionale, tanto da dare lustro all’Alfonso Giorgi che
figura tra i soci dell’Istituto di Corrispondenza Archeologico
Germanico.
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Bullettino Ist. Archeologico Germanico - Pubblicazioni su Lapidi
Ferentinati 1850
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Ed
è nel “Bullettino” dell’Istituto che furono pubblicati
testi epigrafici inediti, raccolti dallo stesso Giorgi. Lo studio delle antiche lapidi della provincia di
Campagna e Marittima che intraprese con impegno, gli
permise di collaborare, tra gli altri, con T. Mommsen,
B. Borghesi, G.B. De Rossi e G. Henzen.
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Theodor Mommsen
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E' per questo che
nel 1989, a cento anni dalla morte di Alfonso Giorgi, il
suo erede Pio Roffi Isabelli ha inteso intitolare la
Biblioteca di famiglia all'illustre avo, epigrafista ed
erudito ferentinate.
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Lettera Autografa di
Mommsen
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Maggiori
approfondimenti:
Trascrizione lettera Autografa di Mommsen (Pdf)
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