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Cappella
Nel cuore del Palazzo,
percorrendo stanze, in fondo alla Galleria degli Dei si intravvede una luce, la luce di lampade mistiche.
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Altare
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Dall'eleganza neoclassica della
Galleria che si affaccia su via Consolare, si accede in una
piccola stanza, di broccati e tenui chiarori, che sospinge in
una dimensione altra, quasi una sospensione dalla mondanità che
i salotti del Palazzo evocano e di cui conservano seducenti
impronte. Insospettabile, ammantata di mistero, si staglia la
Cappella di Palazzo, un angolo di spiritualità la cui origine è
andata perduta.
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Ingresso della Cappella
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Chissà quanti devoti
proprietari del Palazzo, nel passato, avranno desiderato un angolo di
religiosità nella propria dimora. Chissà a quale Santo sarà
stata
votata la fede della famiglia, se sia stato un gesto devozionale, un
ringraziamento, un ex voto, oppure un mezzo per aumentare il
prestigio sociale del Palazzo.
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Di tutte le informazioni
che avrebbero svelato l’arcana presenza di una Cappella
consacrata nel Palazzo non ci restano che vaghi indizi sia
circa la dedicazione sia circa la sua funzione.
L’attuale
area consacrata,
probabilmente non è l’originale; appare evidente che sia stata
ricavata in un ambiente che negli anni ’50 del secolo scorso ha
subito una importante trasformazione: una parete di legno
posticcia ha, infatti, diviso la stanza a metà.
Le cronache
di famiglia attestano l’esistenza di un Oratorio privato in casa
Giorgi, testimonianze avvalorate dalle Bolle papali di Papa Pio
IX del 1870 e di Papa Pio X del 1905 che giustificano
l’esistenza di una cappella privata.
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Messale - 1863
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Alla ricerca di indizi
sulla misteriosa cappella è stato rinvenuto il documento più
antico che risale al 1870, precisamente alla data dell’ 8 aprile,
quando Alfonso Giorgi indirizzò una supplica al Vescovo
dell’epoca per la celebrazione della messa in casa.
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Bolla Papale
Pio IX -1870
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La
testimonianza più recente, invece, che fa riferimento all’altare
di Palazzo è del Canonico Zeppa di Ferentino che il 26
settembre del 1920 celebrò messa “in sacello privato
familiae Roffi Isabelli Ferentinae Civitatae”.
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Bolla Papale Pio X - 1905
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